Recensioni

un appuntamento di fresco ed entusiasmante livello…

Fresco di diploma ci ha restituito un Bach solido e spedito

Felix Marangoni si è misurato con Bach, offrendo un programma assai corposo e intenso

una spiccata cantabilità della linea melodica ad esempio nel Corale BWV 700

Il Giornale di Vicenza, 25/09/2000

Marangoni, nonostante la giovane età, ha rivelato una notevole maturità nella penetrazione stilistica di un mondo sonoro che, al di là di un denominatore comune, presenta varie sfaccettature…

Ci ha particolarmente colpito l’esecuzione della grande Fantasia di Lübeck (Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ) per la capacità di proporre in una concezione unitaria la sua struttura rapsodica senza mortificarne il carattere, anzi esaltandolo attraverso una oculata varietà di scelta di colori e di fraseggio di grande rilievo

Il Gazzettino, 25/06/2001

la schietta musicalità di Marangoni, la sua precisa preparazione sul piano storico e il suo dominio strumentale gli hanno permesso di sfruttare adeguatamente le risorse dell’organo ottocentesco nelle diverse forme scelte

Il Gazzettino, 28/05/2002

Potrà sembrare strano ma l’organo di scuola veneta si presta in maniera camaleontica ai diversi momenti storici pur nella essenzialità della sua struttura. E Marangoni lo ha dimostrato esaurientemente con la serietà della sua preparazione e soprattutto con il suo modo di far musica guidato da spontaneità comunicativa e capacità di rendere efficacemente diversi linguaggi

Con Frescobaldi si tocca uno dei vertici del patrimonio organistico e qui Marangoni ha espresso un fraseggiare suadente; il Capriccio di de Maque ha mostrato prepotentemente la volontà di ricerca stupefacente, come l’impronta grammatica impressa dalla Passacaglia di Muffat, giocando poi su una essenzialità di colore

Il Gazzettino, 20/04/2004

un magnifico concerto d'organo

Marangoni era brillante!

Un modo di suonare lirico e raffinato, alternato, specialmente in Mendelssohn (I Sonata in Fa minore), alla forza drammatica fino a raggiungere la pienezza sonora nell’Allegro assai vivace. Per individuare questi contenuti e saperli restituire bisogna essere proprio un grande musicista

Murtaler (Austria), 09/2005

...affermato specialista di musica antica...

L’iniziale preludio in Mi-minore BWV 548/I [J.S. Bach] è stato reso dall’organista in maniera pregnante ed intelligibile

Felix Marangoni ha articolato lo scorrere del programma da tre preludi al corale [J.S. Bach], tra cui mi rimase particolarmente impresso nella mente Christ, du Lamm Gottes per la sua espressione di un emozione profonda. Un particolare conclusività è stata sottolineata nella Fuga in Mi-minore BWV 548/II [J.S. Bach] interpretata con passaggi evocativi.

Felix Marangoni eseguiva una sua [D. Buxtehude] opera di stampo decisamente individuale, il Preludio in Fa diesis minore, BuxWV 146 , con una profonda eleganza di pensiero.

Traunsteiner Tagblatt, 10/04/2007

L'Italiano (Felix Marangoni n.d.r.) ha suonato il “Plein Jeu” ed il “Chromorne en taille” dal “Ier Kyrie” di Nicolas de Grigny, accuratamente, senza cambi di registro, mantenendo la stessa sonorità, con un leggero distacco. Idem la sua interpretazione della Toccata, Adagio e Fuga in Do Maggiore BWV 564 di Johann Sebastian Bach. Marangoni ha suonato le tre parti dell’opera con semplice e classica sobrietà, senza aggiunte, ha lasciato parlare solamente i suoni di Bach, la qual cosa ha impressionato.

Thomas Dohna, Neue Westfälische 11/11/2008

in chiusura è risuonata della magnifica musica barocca che ha trovato il suo magistrale esecutore nella figura dell'organista italiano Felix Marangoni. Egli si è dapprima presentato con dei brevi brani ad opera del compositore francese Nicolas de Grigny (1672-1703) “1er Kyrie Plein jeu et Chromorne en Taille” come organista artisticamente molto maturo...

Il culmine dell'esecuzione si è raggiunto da parte sua con la “Toccata Adagio e Fuga in Do maggiore” BWV 546 di Bach…

Qui il giovane organista italiano Marangoni ha dimostrato tutta la sua capacità artistica ed ha convinto completamente nella registrazione e nel linguaggio sonoro barocco. È stato un piacere per l'ascoltatore sentire un quarto d'ora di musica di Bach compiutamente eseguita. Per questa ragione Marangoni è stato scelto, non a torto, come vincitore, ottenendo il secondo premio (un primo premio non é stato assegnato n.d.r.) ed ha così potuto portarsi a casa il ben meritato premio.

Volker Hege (Volker's Klassikseiten) 11/11/2008

Egli (Felix Marangoni n.d.r) ha eseguito il suo "concerto d'organo" [Toccata Adagio e Fuga] di Bach BWV 564 in modo semplicemente geniale e nel contempo con modestia.

Wolfgang (Volker's Klassikseiten), 12/11/2008

Le sue interpretazioni erano stilisticamente molto sicure e segnate dal timbro particolare dell'organo Bürghy. Il culmine grandioso del concerto tradizionale è stato la Sonata in Fa minore di Mendelssohn con la quale Marangoni ha dato prova delle sue potenzialità artistiche.

Frankfurter Neue Presse, 14/07/2009